Il coltello Santoku, tipico del Giappone e molto utilizzato nell’area orientale, è uno strumento da cucina professionale.

Se è vero che in quella parte del mondo esso risulta utilissimo per la preparazione di piatti tradizionali come il sushi e il sashimi, il Santoku è oggi sempre più diffuso anche in Occidente.

Il suo più grande pregio sta nella versatilità: taglia, sminuzza, disossa, sfiletta e trita con grande facilità e velocità.

È il coltello da cucina ideale per lavorare il pesce, per sfilettarlo soprattutto, e le verdure.

Ma come è fatto questo praticissimo coltello?

La lama piuttosto larga può essere in acciaio inox o in ceramica (entrambi materiali molto igienici), il manico in legno o in plastica di alta qualità.

Talvolta sono presenti degli alveoli, che hanno il compito di impedire al cibo di attaccarsi.

L’impugnatura deve essere comoda ed antiscivolo, così da garantire una presa sicura.

Disponibile in varie dimensioni, il coltello Santoku è anche il migliore per eseguire tagli dall’alto.

Del resto, esso è stato pensato per facilitare i compiti culinari alle signore giapponesi, pertanto è estremamente pratico e maneggevole.

Un professionista o un appassionato di cucina, non può fare a meno di questo attrezzo, che si rivelerà insostituibile per una serie infinita di operazioni.

Meglio optare per un modello di elevata qualità il costo iniziale viene immediatamente ripagato dalle prestazioni e dalla durata nel tempo.